domenica 8 agosto 2010

E credi che

Girare per casa sbattendo la testa contro il muro.

Ricucire lo squarcio. Mi sentivo leggera. Vuota, a dire il vero. Quello squarcio mi ha svuotata di tutti gli organi.

Così sono. Così sto.

Essere molle. Insieme di molecole, ossa, carne, acqua eccetera... nulla di più.

"... ogni molecola di te"

Ma in ogni molecola si è impresso un'unica idea, un definito scopo di vita.



Odio la mia regolarità irregolare.
Odio i miei principi che mi hanno sempre fatto rigar dritto.
Odio la mia moralità che mi blocca.
Odio pensare a ciò che ho sprecato e al tempo che sto ancora perdendo.

Cosa ci ho guadagnato a fare la BRAVA RAGAZZA?



Odio pensare che, pur urlando queste ultime 5 righe, se non fossi stata così, gli eventi non mi avrebbero fatto conoscere lo scopo fottutamente più piacevole della mia vita.

Complicato da impazzire.

Impazzita perchè MI PIACE, in fondo, CONTINUARE A NON CAPIRE.
Mi è stato detto che ho gli occhi che parlano al posto della mia bocca. Il mio sfuggire gli sgurdi, dicono che soffro. Mi è stato detto che soffro e si vede la tristezza nei miei occhi, ma che nascondo tutto dietro a una sorriso, inutile a quanto pare.

Simò, ma come hai fatto a capire tutto solo guardandomi?

Quando tutte le tue "gocce" che riempiono il "vaso" sono costellate di "eh, bon, cosa vuoi che sia per quello!" provenienti da voci che credono di conoscerti, la tua autostima sprofonda ogni volta di più, fino a toccare il fondo, mi sento proprio come se ci fossi ad un passo.



Solo toccando il fondo si può cominciare a risalire.


Vabbè, potrei spararne per ore, di esempi, di aneddoti, di cazzate.


Chi sa come si fa a diventare ciò che si vuole, con il mondo che ti rema contro?



Io mi sono persa.



Senza, mi sembra di non poter vivere.


Com'è possibile?
Com'è possibile questa doppia faccia nella stessa medaglia?

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