domenica 8 agosto 2010

Consumami

"Oggi tradisco la stabilità senza attenuanti e nessuna pietà.

Oggi il mio passato mi ricorda che io non so sfuggirti senza fingere."


E con dita di spine bucami gli occhi. Spingiti sulla mia pelle scordata su questo angolo di cielo nero in una notte lontana e fredda, con troppe stelle e poco tempo. E consumami, scavami addosso il tuo nome tra sangue e graffi, che mi ricordino ciò che sei stato, che mi ricordino il tuo passaggio su di me ed il tuo cruento assaggio al mio corpo vuoto sotto la tua ombra buia.



[ Dentro una storia senza più titolo. ]






E sono un'istintiva del cazzo.
E so che riesco a tirarmi su di quei casini da nobel.


Ora... perchè tutti dovete mettere a dura prova la mia pazienza?


Non guardarmi così. Non venirmi incontro. E soprattutto non baciarmi, non sfiorarmi.



"Come stai?"


..e smetti di usare quel profumo.



a r g h .



Broken wings.



Le unghia nella schiena, fisse, non fanno male quanto i tuoi occhi su di me, nei miei occhi, fermi a scrutarmi ogni angolo, ogni pensiero fugace e corrosivo. Ed io lo so cosa riusci a farmi, solo con quello sguardo.
Ed io lo so quanto ancora combatto con ogni mio istinto del cazzo.
E si, ora si, sento come un acido scivolarmi addosso e consumarmi piano, e tutto ciò che vorrei corre veloce via da me.

Ed era così tanto che non ti immaginavo vicino casa.
Ed era così tanto che non mi sentivo così stupidamente bambina e che non Lo dicevo. Così tanto che non sentivo quella morsa al petto. Quell'abbraccio di solitudine gelida. E bevi la mia inutilità dai miei occhi, scartami con violenza e gettami in dono agli sciacalli.

Non avvicinare la tua mano.
Muoviti soltanto in direzione contraria alla mia.
Abbraccia la mia assenza mentre vado via.



[ DEVO smetterla di fare Certi sogni. ]



Senza capire cosa sia successo dentro te, continuo.

Vorrei svegliarmi un mattino e trovarti lì, accanto al mio letto, a guardarmi e chiedermi di ascoltare le tue ragioni.

Vorrei tu avessi una briciola di coraggio nel rischiare, per Me.
Rischiare cosa, poi? Tra noi non vi è più traccia di nulla.

Come hai fatto..? Dimmelo. Guardami negli occhi e dimmelo.



..e poi, perchè continuamente penso a te?


Vorrei sapere come ti senti quando ti alzi al mattino e ti guardi allo specchio.
Vorrei sapere cosa pensi in quel giorno di maggio, o al 19 gennaio.
Vorrei sentire il tuo dolore, visto che non riesco a sentirne da ciò che fai.



Ti è davvero tutto scivolato così facilmente addosso?

Una storia. Una storia intera. Una storia sbagliata.

..forse di bugie. Non leggevi nei suoi occhi il Vuoto?

Ora me ne rendo conto.

Sono stata vittime di te. Dei tuoi vizi. Della tua rabbia cieca verso una vita che in realtà troppo dolore non ti aveva portato.

E allora, cosa cercavi di fare? Sfidarla?



E il dolore è arrivato. Per Noi.

Tu hai continuato a fingere, a nasconderti dietro mille parole belle ma vuote. Come le tue poesie.

Trasporto. Brivido.

Hai continuato a recitare per poter scappare dalla gabbia più grande che ti sei costruito.



Me.



[ Tutto resta uguale ed è normale. ]

[ Una carogna resta tale anche coi guanti bianchi. ]

[ L'universo tridimensionale sta perdendo il suo colore. ]

[ Ed è avaro di stupore e di bei pensieri. ]



..mi faccio sempre più schifo

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