domenica 3 ottobre 2010

Oscar Wilde aveva ragione, sulle tentazioni. Ma non credo si riferisse solamente a quelle: ogni cosa cui cerchi di sfuggire ritorna.


Incontri le persone che cerchi di evitare, pensi a ciò che non vorresti.

Se c’è una cosa che non credo smetterà mai di stupirmi è la capacità dei nostri pensieri di avere vita autonoma, nonché quella di compiere lunghissimi viaggi per poi approdare in luoghi che non avresti mai sospettato.
Chiamatelo pure inconscio, se preferite.

Avrei un paio di riflessioni noiose da fare, ma le rimando. Le voglio relegare su un’isola lontana perché sono spuntate non richieste mentre ero completamente assorta dal principio ‘possesso vale titolo’ e non avevano nessun diritto di distrarmi. E poi la verità è che sì, sono spuntate come una lampadina nei fumetti di Topolino e ne ho quasi sentito il rumore, ma le ho lasciate scorrere piuttosto in fretta, come d’altra parte era giusto che fosse.

Mi sono ritrovata a pensare di essere un insieme di alti e bassi a livelli esorbitanti. E soprattutto a constatare che mediamente attraverso più bassi che alti. L’unica cosa auspicabile è che gli alti siano tanto alti da porre rimedio ai bassi – questo ve lo saprò dire (trattasi di teoria ancora in corso di elaborazione).

Se qualcuno mi chiedesse ‘come va’ risponderei ‘bene’ e per una volta tanto non penserei dentro me che non va bene per nulla.

Ho quasi l’impressione di avere meno pensieri. Forse perché arrivati a un certo punto, e in assenza di novità, ho già pensato tutto il pensabile. Uao! Se così fosse potrebbe diventare un buon metodo da adottare in futuro. Chissà, potrei costruire una bella teoria, addobbarla a dovere e raccontare la favola anche ad altri. Potrei risolvere i problemi dei pensieri nel mondo.

No, un momento.

Torniamo sul pianeta terra.

Ogni riferimento a cose o persone sarà afferrato a tempo debito. E a tempo debito forse riceverò le giuste strigliate (forse me le sarò anche meritate).

Comunque sia meglio la terra che le stelle. Perché sì, ok esaltarsi. Ok essere orgogliosi. Ma la stella più luminosa?

Certo, forse tempo fa avrei scritto un post smielato e a contenuto altamente depressivo circa un cammino lungo e faticoso illuminato dalla luce delle stelle. Chissà, forse avrei persino citato una canzone a caso. Avrei scritto qualcosa come ‘seconda stella a destra, questo è il cammino’.

Ma non ora e non oggi.

Non mentre dentro sento qualcosa di diverso e finalmente mi sembra di intravedere la strada giusta. Ora mi vengono in mente tante cattiverie. Ma non le voglio dire, perché cedere all’impulso non sempre porta a buoni risultati.

Ci ho dormito su. E forse non mi ha fatto bene.


Oggi niente lezione di vita. Ne avrei una da propinarvi, ma in qualche modo credo sia un’altra cattiveria. O forse una visione dettata da una situazione soggettiva, quindi lascio perdere.

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