domenica 8 agosto 2010

I speak to you, my heart

Nel silenzio della mia anima io ti invoco, mio cuore.
Nel silenzio del mio essere io ti cerco, mio centro vitale. Mia sofferenza e mia gioia.

"Che cosa vuoi da me?"

Esitante, io alzo il capo e ti guardo, cuore mio.

"Non parlare per questa volta... ti prego, taci."

"No."

"Soffriremo ancora."

"Non ha importanza."

"Saremo ancora feriti."

"E' la vita."

"E' una follia... taci."

"Non puoi chiedermelo e lo sai."

"Perchè?"

"Perchè è ciò che sono, è la mia natura."

"Io la tua natura non la capisco."

"Nessuno la capisce."

"Spiegamela."

Cuore, sospirasti a quella domanda ed io, tremante, attesi le tue parole che, come lame, affondavano nella mia anima.

"Io sono nato per amare, non posso far altro."

"Sanguinerai, sarai ferito ancora. E' questo quello che vuoi?"

Ti vidi sorridere, cuore mio, un sorriso luminoso ma, allo stesso tempo,
Triste.

Un sorriso amaro.

"Amare significa anche soffrire, bambina. Accettalo, come io ho accettato ciò che sono."

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