lunedì 30 agosto 2010

Cazzo

Una si alza pensando a cose normali, non robe del genere.



[C'è spazio per il cazzo? Sì, c'è quasi sempre spazio per quello.]



Ma non cambia le carte.
Fumi una Camel davanti alla porta e ti dici "ok, io l'estate la odio", ma chi è lo stronzo che ha innaffiato quest'agosto di pioggia?
E d'accordo che i diciannove li ho fatti un mesi fa, ma che ne dici di chiudere la questione?
Scendere da piedistalli, tacchi, palchi, nuvole, carrozze, stelle...checcazzodidifferenzafa?

A quel punto ci penso su e mi chiedo se più che la faccia, non sia la testa il problema.

E' mattino e il trucco se ne viene via.
E anch'io, ci penso un po' su, ma alla fine me ne vengo rigirandomi fra le lenzuola e sapendo di voler iniziare un'altra giornata a registrare, birra in mano.


Poi vado a pisciare e mi guardo in faccia.

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